domenica 23 dicembre 2007

Toma de Posse

Salve a tutti.

Sabato

Oggi giornata campale. Preceduta da discussioni, preparazioni, prove di canto a ripetizione finalmente è arrivato il momento della tanto attesa "Toma de posse", l'ingresso ufficiale nella parrocchia e la mia nomina a parroco (probabilmente amministratore parrocchiale) di Nossa Senhora da Piedade a Maçaranduba. È atteso per l'occasione Dom Josafà, uno dei vescovi ausiliari di Salvador.

In varie occasioni ho tentato di sdrammatizzare la situazione affermando che: "Na verdade è a paroquia que toma posse di mim", ma non mi prendono sul serio. Tudo bem, come diciamo da queste parti.

La chiesa non è mai stata così pulita. Da non so dove sono saltati fuori i tappeti rossi e tutto il presbiterio è stato addobbato con composizioni di fiori. I più confusi sono gli uccellini che entrano in chiesa passando dallo spazio tra i muri e il tetto e che non riconoscono più il loro ambiente. Tranquilli, tra poco ritorna tutto a posto.

I microfoni senza filo (ebbene sì, ci sono anche qui, anche se il loro funzionamento il più delle volte è, diciamo, approssimativo) sono stati ricaricati. È saltata fuori una pianola elettrica e un amplificatore. Per la prima volta a memoria d'uomo in questa chiesa si suonerà un tamburo. Abbiamo dovuto farlo venire da fuori, ma presto ci organizzeremo.

Tre ragazze hanno provato e riprovato l'ingresso danzato della Parola di Dio, ma mi hanno escluso dalle prove. Dicono che deve essere una sorpresa.

Rispetto all'Italia, qui la liturgia ha un paio di cose interessanti. Una marginale: quando da noi si dice "Beati gli invitati alla cena del Signore" qui si possono usare a scelta altre 4 frasi differenti prima di concludere "ecco l'agnello....". L'altra, che mi sembra azzeccata, sono le acclamazioni che vengono fatte durante la preghiera eucaristica nella preghiera dopo la consacrazione al termine di ogni "argomento". Aiutano molto la partecipazione in un momento in cui è facile estraniarsi. Da noi mi sembra siano previste nella Messa dei fanciulli, ma non ne sono sicuro.

Ora vado a casa. Alle 19 inizia tutto l'ambaradan. L'orario di conclusione è molto incerto. Le previsioni sono sconfortanti. Tudo bem.

Domenica

Le previsioni erano azzeccate, ci sono volute più di due ore per farmi pastore di questa parrocchia (locuzione che alleggerisce agli occhi della gente la nomina non a parroco ma a amministratore parrocchiale, probabilmente perchè il parroco emerito è sempre vivo oppure perchè non do molto affidamento, non lo so).

In compenso la celebrazione è stata molto bella e partecipata. Dom Josafà nell'omelia ha ricollegato la mia presenza alla grande tradizione dei preti fiorentini nella Bahia, cosa che mi ha fatto molto piacere, e ha tratteggiato il percorso della mia vocazione missionaria (aveva chiesto lumi a riguardo), oltre a commentare un po' il Vangelo del giorno - cosa che non guasta in una Messa.
Mancavano i preti vicini, ma è comprensibile che il sabato prima di Natale avessero delle cose da fare. C'era solo il cappellano di Nossa Senhora dos Alagados.

La danza di intronizzazione della Parola era molto bella, i canti partecipati, i commenti curati, tutte le pastorali della parrocchia presenti con i propri segni di riconoscimento (magliette, fascie, pettorine). Insomma posso essere soddisfatto.
Perfino la piazza, che il sabato normalmente è un caos di musica, gente che beve e parla ad alta voce a un paio di metri dalle porte e finestre della chiesa, ieri sera era silenziosa. Un evento.

Bene, Domani sera è già Natale. Auguri!

Um abraço. Pe. Lucas

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