lunedì 14 giugno 2010

Feste giunine, Copa do mundo e...

Salve,
qui siamo in clima di feste "giunine" (= di Giugno) con un tris di santi la cui devozione è al top. Ieri - anche se la Liturgia ha giustamente privilegiato la Domenica - nella Bahia fin da prima dell'alba sono risuonati i "foguetes" per Sant'Antonio, santo taumaturgo con fama di "casamentero" (favorisce i matrimoni) e anche per questo oggetto di particolari devozioni. La popolarità del santo è aumentata dal fatto che qui a Bahia nel Candomblé era sincretizzato (o meglio, usato per mascherare il culto di) Ogum, orixá del ferro, della tecnologia e della guerra.


"Ogum, che avendo acqua in casa, si lava col sangue" (raccolta da Pierre "Fatumbi" Verger, un giorno vi racconterò la sua storia).

L'unione tra il pacifico santo conteso tra Lisbona e Padova e la divinità della violenza è solo apparentemente contraddittoria. Si spiega facilmente col fatto che Sant'Antonio, fin dal tempo coloniale, è il protettore degli eserciti portoghese e brasiliano, anzi fece carriera militare nei due eserciti. In Brasile già nel 1595 fu promosso "Soldado" nel forte omonimo di Barra a Salvador, passò nel 1811 "Sargento-mor" fino ad essere promosso nel 1814 con decreto dell'allora Principe reggente Dom João al grado di "Tenente-Coronel" con relativo stipendio accreditato presso il superiore del convento di Rio de Janeiro fino all'instaurazione della Repubblica. Nulla di strano che fosse conosciuto anche come "Santo Antônio militar".

Il 24 è San João (San Giovanni), grande festa popolare che nasce come festa rurale per festeggiare il raccolto, di mais in particolare. Mais (prevalentemente sotto forma di dolce), arachidi, arance, liquore di genipapo, sono essenziali alla festa, come i fuochi tradizionali che ardono davanti a tutte le case. Le feste sono al suono del forró (un liscio locale, naturalmente più animato e "strusciato") e d'obbligo è l'acconciatura contadina, "caipira" si dice da queste parti, per creare un clima di festa sull'aia. Le strade sono addobbate con festoni e ci si ingegna per divertirsi nonostante il "freddo" (secondo MSN meteo le temperature medie del mese sono 22° minima e 27° massima). Dice che nell'Interior è un'altra cosa, in meglio.

Il 29 San Pietro, protettore delle vedove (Gesù gli guarisce la suocera ma non si parla mai della moglie, ergo doveva essere vedovo. Ragionamento un po' rozzo, ma di buona presa popolare). Fuochi davanti alle case delle vedove ("il sesso più pericoloso che esiste", secondo tale Carlinhos Mascarenhas citato da Jorge Amado in "Bahia de Todos os Santos, guia de ruas e mistérios" p. 146, libro delizioso).

Quest'anno le feste giunine sono pesantemente contaminate dalla "Copa do mundo" nella "África do Sul". Il grido di battaglia è "Brasil hexa(campeão)". Per i più negati con le lingue e il calcio si riferisce all'auspicato sesto titolo mondiale. Naturalmente anche la Creche ne è contaminata.


Tutti gli addobbi sono monotematici: giallo-verdi, a volte con una spruzzatina di blu, ma raramente. Scuole, asili, catechesi, progetto di "reforço escolar": tutti a fare disegni e lavori a tema "Copa do Mundo".


Nella stradina per andare a prendere l'autobus hanno dipinto anche i marciapiedi.


"Padre, lei per chi tifa?", domanda sempre più frequente. Ho imparato a rispondere con un'altra domanda "Se tu vivessi in Italia per chi tiferesti?", ma la risposta frequentemente rimane "Io per il Brasile, ma ora lei vive qui...". Spero che l'Italia non debba scontrarsi con il Brasile. Ma se sarà, ci si arrangerà. Con un po' di ironia, spero.


Ma la vera notizia è quella che in silenzio si preparava da un annetto abbondante e che è stata ufficializzata la settimana scorsa all'incontro dei preti a Monte Senario: entro la fine dell'anno avrò di nuovo compagnia. Paolo Sbolci, attualmente parroco a Montelupo, verrà qui a Bahia e nei prossimi anni - se Deus quiser - lavoreremo insieme.

Sono entusiasta della prospettiva, soprattutto conoscendo il valore della persona. Naturalmente mi sto già muovendo per procurargli i documenti che la Diocesi di qui deve rilasciargli per poter ottenere il visto. Ho già comunicato la novità in parrocchia e sembrano contenti.


Piada di oggi: Una signora passa accanto a un baiano che sta falciando il prato seduto su uno sgabello. "Da quando in qua il prato si falcia da seduti", lo apostrofa indignata. Ma viene stesa dalla risposta: "Signora, ha ragione. Ma ci ho provato da sdraiato: proprio non c'era verso!".


Fate i bravi. Luca

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1 commento:

  1. Ciao don Luca!
    Ti chiedo un'informazione veloce... secondo te, io e Lore dobbiamo farci qualche vaccino? Se sì, quali? Il mio dottore dice che basta l'antitetanica, mentre quello di Lore consiglia anche febbre gialla e epatite... Che fare?
    Grazie mille...E A PRESTO!!
    Sofia

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